Lina Golgi

Camillo Golgi era solito trascorrere le vacanze a Varese, ospite del collega e amico Giulio Bizzozero. Durante uno di questi soggiorni conobbe la futura moglie, Giuseppa Evangelina Aletti, figlia di una sorella di Bizzozero. Lina, così era chiamata da tutti, e Camillo si sposarono il 28 ottobre 1877, non ebbero figli ma adottarono la nipote Carolina, figlia di Giuseppe Alessandro Golgi, che era andata vivere dagli zii dopo la morte prematura del padre.

Lina fu sempre al fianco del marito, che aiutò anche in qualche occasione per la pubblicazione di alcuni lavori scientifici disegnando le illustrazioni a partire dai preparati istologici. Organizzava spesso feste e ricevimenti in cui apriva le porte a studenti, assistenti e colleghi di Golgi che frequentavano il laboratorio di Patologia Generale. Uno dei tanti allievi ricordava a tal proposito:

“Ricorderò sempre le serate nelle quali la Signora Lina, la gentile e preziosa compagna del Maestro, riceveva con grande cortesia nella sua bella casa. Golgi non era molto discorsivo ma partecipava volentieri alle conversazioni, intervenendo tratto a tratto con osservazioni piene di interesse […]. Con la signora Lina e le nipoti si andava a pattinare lungo il Ticino, era insomma una vita molto unita tra il laboratorio e la casa di Golgi”.

 

La nipote Carolina dedicò parole piene d’affetto alla zia che la crebbe come una figlia:

“Mia zia Lina fu per suo marito la compagna più degna che sia possibile immaginare. Tra le memorie da lei religiosamente conservate ed altrettanto da me, vi sono, in un astuccio speciale, i biglietti, sempre accompagnati da un fiore, il più spesso la profumata gaggia, che ogni anno, per la data del 28 ottobre, data del loro matrimonio, zio Camillo, in qualunque località si trovasse, mandava alla zia Lina […]. [Mio zio] viveva coi suoi pensieri, sollevato da tutte le quotidiane necessità della vita dalla sua compagna, per la quale egli era come una divinità e che lo ha seguito, amato e aiutato in tutta la vita di rappresentanza e di lavoro, dandogli il più completo ed intelligente appoggio.

Bibliografia: P. Mazzarello, Il Nobel dimenticato. La vita e la scienza di Camillo Golgi, Torino, Bollati Boringhieri, 2019. (citazioni a pp. 172 e 372).

Disegno realizzato da Lina Golgi per lo studio sull’istologia e l’istopatologia dei muscoli volontari pubblicato nel 1881.